Alvise Sembenico

L'illusione dell'appartenenza

Sociology March 01, 2020

In questo periodo densamente caratterizzato da ventate, piu o meno intense, di nazionalismo non ho potuto esimermi dal raziocinare sulla sensazione di appartenenza ad un determinato gruppo di individui.

Cio' che posso carpire e' che una persona si identifica attraverso una cultura, cultura che percio' definisce un popolo e di consequenza uno stato. Di consequenza mi sono domandato il significato di cultura. Facendo una breve ricerca, ho scoperto che l'origine della parola "cultura" deriva da culto, percio' legato alla tradizione religiosa. Di certo non possiamo dire che tale definizione rimane valida tutt'oggi, secondo wikipedia, i tratti della cultura vengono cosi' definiti:

  • - Culti religiosi (ebbene si, ancora presenti)
  • - Insieme di valori, convenzioni e pratiche sociali
  • - Insieme di atteggiamenti, valori, obiettivi
  • - Capacita' intellettuali ed estetiche
  • - Arte

Chiaramente questo e' un riassunto sommario ma da un'idea chiara di come il concetto di cultura sia limitato e non possa essere l'origine della sensazione di appartenenza ad un gruppo specifico.

Un altro aspetto interessante da considerare e' come le persone si sentano italiane ed al contempo napoletane, milanesi o romane, con una suddivisione all'interno della piu ampia accezione di italiane. Cosa definisce quindi l'essere italiani?

Uno potrebbe dire l'insieme di tutte le cose sopracitate, ma cio' causerebbe un'incongruenza nel caso in cui un individuo non si trovi rispecchiato in tutte come per esempio nel caso in cui ascolti solo musica inglese, solo per citare un esempio banale. D'altro canto non basta un solo punto per potersi definire italiano o inglese o francese, come non e' sufficiente conoscere la lingua di un paese. Di conseguenza dove sta il confine tra accettato o no? Semplicemente e' troppo vago per poter essere definito e tale definizione varia da persona a persona creando problemi come per esempio persone che si definiscono italiane e i coetanei che non li considerano tali. Se tali differenze posso essere ancora apprezzate tra aree rurali della cina e paesi di campagna della Germania, sono tuttavia state appiattite nel resto del mondo moderno.

Di conseguenza la cultura non puo' essere un metro di giudizio per definire la propria appartenenza ad un gruppo. La cultura non e' che un artefatto vetusto e superato dalla circolazione di informazioni a livello globale a cui solo pochi di noi sono in grado di reggere il contraccolpo, al quale chi non e' in grado di adattarsi e ridefinirsi viene trasportato in un limbo sconfortante e privo di ordine, costituito da un continuo rimescolamento privo di stasi e punti di appiglio. Piuttosto che guardarsi allo specchio e non vedere altro che una parte minuscola all'interno di un ecosistema di tali dimensioni per essere compreso da qualsiasi essere umano, si rifugiano in un specifico sottosistema con l'illusione di essere compreso e compresi.

La circolazione di beni, persone e sopratutto informazioni tali da rendere non solo vano ma controproducente ogni tentativo di rimanere aggrappato alle proprie illusioni e credenze.

Alvise Sembenico